1. La prossima moda nel Metal è vicina e nessuno ha idea di cosa possa essere

    By Daniele Montesi il 31 Dec. 2016
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    Edited by Daniele Montesi - 17/5/2021, 03:27
    Last Post by Paul78 il 25 July 2020
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  2. I Dream Theater classificati - Tutta la discografia con voti

    By Daniele Montesi il 3 Dec. 2016
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    Bella rega!!! Ho deciso di fare una brevissima recensione con voti di tutta la discografia dei Dream Theater: Pareri in breve di tutto per introdurre l'ascolto.

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    When dream and day unite(1989)
    Disco d'esordio della band, attualmente un Cult che ancora oggi riesce a stupire per la maestosità degli arrangiamenti. L'ispirazione a band come Rush si fa sentire e forse è troppa, ma si percepisce un sound personale che con il tempo si evolverà rendendo i Dream Theater quello che sono diventati. Ascolto obbligatorio per chiunque voglia approfondirli.

    Voto: 8


    Images and words(1992)
    Forse il disco oggettivamente migliore della band: vediamo la dipartita del cantante Charlie Dominici e l'entrata in scena dell'ormai storico James LaBrie che addolcisce ulteriormente le strumentali e dona un tocco poetico al sound dei Dream Theater. Gli arrangiamenti di ogni strumento sono perfettamente incastrati l'uno con l'altro e brani che hanno segnato un'epoca come "Metropolis Pt.1 - The miracle and the sleeper" o "Under a glass moon" dimostrano un enorme background musicale e un altissimo livello culturale di ogni componente. La capacità di produrre brani in continua evoluzione spiazzano anche l'ascoltatore più esperto. Un Album magistrale quasi impossibile da descrivere, in poche parole: Dolce, Poetico, contorto ed emozionale. Musica a tutti gli effetti.

    Voto: 10


    Awake(1995)
    Awake è un lavoro che si distacca dal precedente, più aggressivo e pesante negli arrangiamenti ma che evolve ulteriormente la Band. Brani come "Caught in a web" non lasciano dubbi all'ascoltatore: Il terzo album è quello della conferma. Questa volta personalmente ho notato un passo indietro per quanto riguarda la produzione: Il Mastering dei brani è inferiore al precedente disco e a volte penalizza l'ascolto se si era stati abituati alla qualità di "Images and words"(Stiamo comunque parlando di un ottimo livello tranquilli!)

    Voto: 8


    A change of seasons(1995)
    Mi tocca dare il secondo 10(e stiamo solo alla quarta uscita!). "A change of seasons" è un EP contenete un'unica canzone(Title track del CD) dalla durata di 23 minuti(All'album sono state aggiunte anche delle Cover suonate dalla Band).
    La canzone è in continuo cambiamento: dall'immensa Introduzione di chitarra che precede uno dei Riff più semplici e belli della storia del gruppo, passando per le commoventi parti vocali e per le digressioni tecniche di tutta la band. La migliore suite dei Dream Theater, un Must per tutti.

    Voto: 10


    Falling into infinity(1997)
    I Dream Theater semplificano il loro sound sotto costrizione dell'...

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    Last Post by Eddie1 il 2 April 2017
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  3. L'eleganza e la morte: Velvet Darkness They Fear
    Theatre Of Tragedy

    By Daniele Montesi il 11 Nov. 2016
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    Oggi voglio parlare di forse quello che è stato l'apice di una Band che ha segnato le sorti del Gothic Metal: "Velvet Darkness They Fear" degli ormai scomparsi Theatre Of Tragedy.

    Dopo il ritiro per sempre dalle scene nel 2010 ed un commovente ultimo Live show, "Last curtain call"(che si conclude con la malinconia di tutti: fan che piangono disperati sotto al palco, gli sguardi tristi dei componenti e la consapevolezza di aver dato forse tutto ad un genere ormai "spremuto" da chiunque e anche male a volte),
    sembra che nell'immaginario collettivo i Theatre Of Tragedy siano rimasti come una band dalle atmosfere struggenti, depresse e nobili allo stesso tempo.

    Un gruppo che non ha mai raggiunto un enorme successo commerciale(e ci ha anche provato in un dimenticabilissimo periodo "Techno-Industrial" che per fortuna è stato ripudiato anche da loro stessi),i loro brani non sono mai stati facili da capire e di sicuro non adatti a tutti.

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    Già dall'immensa copertina, Velvet Darkness They Fear mette in scena il contrasto di "Amore/Odio" verso la vita, "L'eleganza e la morte dell'essere" allo stesso tempo.

    È il secondo Album in studio della Band e siamo nel 1996.

    Come già affermato nell'esordio "Theatre Of Tragedy", troviamo ciò che ha ispirato migliaia di Band Gothic(e non) nella storia del Metal, il contrasto "Beauty and the Beast": Due voci che si alternano e si sovrappongono per tutta la durata del disco, una maschile(Growl) e una femminile(Soprano).

    Questa trovata canora funziona e accompagna delle liriche su tutto ciò che turba e affascina l'essere umano tramite l'uso di un linguaggio arcaico(Ogni testo è scritto in Middle English fatta eccezione per "Der Tanz Der Schatten" che è in Tedesco) in cui ciò che conta è scavare dentro se stessi e lasciarsi trasportare verso mete sconosciute.

    La componente strumentale del disco è efficace sotto ogni punto di vista:

    - Le tastiere/synth/Piano sono ciò che tiene attaccati gli arrangiamenti, con passaggi spesso semplici e geniali che ricordano quasi atmosfere medioevali e risvegliano una nostalgia perduta all'ascoltatore

    - Le chitarre e il basso formano un muro sonoro sempre ispirato e che ricorda molto le influenze Death/Doom Metal di "Gothic" dei Paradise Lost.

    - La Batteria non eccede mai e non si perde in tecnicismi inutili preferendo accompagnare dignitosamente gli arrangiamenti: Il lavoro svolto dal batterista Hansen è una delle trovate più riuscite in assoluto ed è capace di emozionare con poco.

    Se davvero pensate di saper ascoltare Musica sentite questo Album dall'inizio alla fine. È impossibile non finire l'ascolto senza un senso di malinconia dentro che probabilmente continuerà...

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    Last Post by Nuclearjack il 20 July 2017
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  4. La morte del Nu Metal

    By Daniele Montesi il 27 July 2016
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    La morte del Nu Metal



    Come primo articolo voglio parlare di ciò che ha caratterizzato la mia adolescenza: Il Nu Metal. In generale della sua improvvisa caduta.

    Erano gli anni '90, serviva un sound che potesse avere il giusto impatto sui giovani, e un genere musicale che mischiava Metal, Hardcore, Funky e Hip Hop era il segreto del successo. Zero assoli di chitarra, zero tecnica, zero sound contorto: tutto era perfettamente studiato da qualche genio del marketing per poter diventare un monopolio.
    ..Ed effettivamente, diventò un monopolio. Il Nu Metal a cavallo tra il 1997 e il 2001 riuscì persino a superare alcune delle vendite delle canzoni Pop di quel tempo, cosa assolutamente impensabile fino a quel momento.

    Non voglio assolutamente soffermarmi su quelli che sono considerati i pilastri di quell'epoca(KoRn, Deftones, Linkin Park, Limp Bizkit, ecc.), ma provare a scavare nelle profondità dell'Underground, scoprendo cosa si celava dietro quel movimento.

    "Cosa??! Anche il Nu Metal aveva una parte di nicchia, considerata persino Underground?". La risposta è "Si e no": Era pieno di gruppi che si creavano ogni giorno a quei tempi e che si ispiravano alle sonorità tipiche di questo genere, sognando prima o poi di diventare qualcuno. E sembra strano, ma quasi nessuno ce l'ha fatta.

    Per esempio.. Voi conoscete i "Primer 55"? Scommetto di no:Sono stati una band formatasi nel 1997(coincide perfettamente con il periodo che sto trattando). Anch'essa prendeva le sonorità Hip Hop ecc. E per un periodo è anche stata famosa! ..Poi? .. Tre mesi ed è Morta. Scomparsa nel nulla. Nessuno ha più sentito parlare di loro. Mi sono fatto un giro per il web e ho scoperto che hanno continuato a fare dischi fino al 2007, dischi sempre più mediocri e privi di originalità sotto ogni aspetto.


    Loro sono i Primer 55

    Notare il Look, altra cosa che era perfettamente studiata per piacere a quel tempo.

    Altri gruppi che hanno fatto il botto per un paio di mesi e che poi sono stati completamente dimenticati da tutti da un giorno all'altro diventando così automaticamente "Pilastri dell'Underground" sono per esempio i Nonpoint(Una band che ancora oggi continua disperatamente a sfornare un disco ogni due anni circa, fallendo molto spesso), o gli Hed P.e.(Quest'ultimi sono un pò più famosi e continuano comunque a sfornare dischi come le altre b...

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    Last Post by Non Loso il 16 Feb. 2021
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