1. I Dream Theater classificati - Tutta la discografia con voti

    By Daniele Montesi il 3 Dec. 2016
     
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    Bella rega!!! Ho deciso di fare una brevissima recensione con voti di tutta la discografia dei Dream Theater: Pareri in breve di tutto per introdurre l'ascolto.

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    When dream and day unite(1989)
    Disco d'esordio della band, attualmente un Cult che ancora oggi riesce a stupire per la maestosità degli arrangiamenti. L'ispirazione a band come Rush si fa sentire e forse è troppa, ma si percepisce un sound personale che con il tempo si evolverà rendendo i Dream Theater quello che sono diventati. Ascolto obbligatorio per chiunque voglia approfondirli.

    Voto: 8


    Images and words(1992)
    Forse il disco oggettivamente migliore della band: vediamo la dipartita del cantante Charlie Dominici e l'entrata in scena dell'ormai storico James LaBrie che addolcisce ulteriormente le strumentali e dona un tocco poetico al sound dei Dream Theater. Gli arrangiamenti di ogni strumento sono perfettamente incastrati l'uno con l'altro e brani che hanno segnato un'epoca come "Metropolis Pt.1 - The miracle and the sleeper" o "Under a glass moon" dimostrano un enorme background musicale e un altissimo livello culturale di ogni componente. La capacità di produrre brani in continua evoluzione spiazzano anche l'ascoltatore più esperto. Un Album magistrale quasi impossibile da descrivere, in poche parole: Dolce, Poetico, contorto ed emozionale. Musica a tutti gli effetti.

    Voto: 10


    Awake(1995)
    Awake è un lavoro che si distacca dal precedente, più aggressivo e pesante negli arrangiamenti ma che evolve ulteriormente la Band. Brani come "Caught in a web" non lasciano dubbi all'ascoltatore: Il terzo album è quello della conferma. Questa volta personalmente ho notato un passo indietro per quanto riguarda la produzione: Il Mastering dei brani è inferiore al precedente disco e a volte penalizza l'ascolto se si era stati abituati alla qualità di "Images and words"(Stiamo comunque parlando di un ottimo livello tranquilli!)

    Voto: 8


    A change of seasons(1995)
    Mi tocca dare il secondo 10(e stiamo solo alla quarta uscita!). "A change of seasons" è un EP contenete un'unica canzone(Title track del CD) dalla durata di 23 minuti(All'album sono state aggiunte anche delle Cover suonate dalla Band).
    La canzone è in continuo cambiamento: dall'immensa Introduzione di chitarra che precede uno dei Riff più semplici e belli della storia del gruppo, passando per le commoventi parti vocali e per le digressioni tecniche di tutta la band. La migliore suite dei Dream Theater, un Must per tutti.

    Voto: 10


    Falling into infinity(1997)
    I Dream Theater semplificano il loro sound sotto costrizione dell';etichetta discografica che esigeva un qualcosa di più immediato. Questa volta si fa fatica ad apprezzare tutti i brani e si cade nel noioso e nel banale. Poca ispirazione e troppa esigenza di assomigliare a band che ai tempi erano in voga(Ad esempio L'intro di "You not me" sembra una canzone dei Rage Against the machine).
    Tuttavia, non tutto è da buttare e c'è da dire che se la sono cavata, alcuni passaggi sono interessanti e comunque sia stiamo sempre parlando dei Dream Theater.

    Voto: 6.5


    Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory(1999)
    Secondo "Rolling Stone" il miglior concept album della storia del Progressive Rock. Non so se concordare ma finalmente si torna alla perfezione di Images and words. Tutte le canzoni di questo disco sono diventate Pietre miliari dei Dream Theater: tra le mie preferite in assoluto ci sono "Beyond this life", "Home", La ormai famosissima strumentale "The Dance of eternity" e la conclusiva "Finally free".

    Voto: 10


    Six Degrees of Inner Turbulence(2002)
    Qui assistiamo ad un altro capolavoro della band, c'è ancora più sperimentazione e si passa da brani aggressivi come "The Glass prison" a digressioni psichedeliche come quelle di "Misunderstood". Criticato(a mio parere senza alcun senso) da molti, è secondo me il lavoro più vario e sperimentale del gruppo, da apprezzare e da consumare all'infinito!

    Voto: 9


    Train of Thought(2003)
    I Dream Theater decidono di spostarsi completamente verso un riffing più cupo, prediligendo la loro anima "Thrash Metal" e creando brani che a volte sfociano in tecnicismi inutili e cadendo nel generico quasi sempre.
    Canzoni come "As i am" e "In the name of god" si salvano e sollevano completamente l'ascolto.

    Voto: 5.5


    Octavarium(2005)
    A mio parere il lavoro più moderno dei Dream Theater, canzoni più accessibili del solito e ottimi arrangiamenti. Il ritornello di "These Walls" raggiunge vette altissime e nonostante come in "Falling into infinity" ci siano citazioni a moltissimi gruppi che apparentemente non c'entrano nulla con la formazione culturale della Band(Ad esempio in "The Root of all Evil" torna qualche influenza alla Rage Against the Machine e in "Panick Attack" o "Never Enough" a volte sembra di sentire i Muse o persino un riff alla Disturbed nell'intro di quest'ultima) questa volta è tutto azzeccatissimo e le canzoni funzionano al 100% senza annoiare mai.

    Voto: 9


    Systematic Chaos(2007)
    Un lavoro buono ma a volte con troppa tecnica e poca ispirazione esattamente come successo con "Train of thought", fortunatamente superiore e con brani storici come "The Eternal Night".

    Voto: 7


    Black Clouds & Silver Linings(2009)
    Il sound cupo rimane, ma l'ispirazione stavolta è tantissima. Dalla bellissima "A Nightmare to remember"(Suite di 16 minuti diventata uno degli Evergreen dei Dream Theater), alla ballata "Wither", fino ai quasi 20 minuti di "The count of Tuscany" non ci si annoia mai e si rimane stupiti come non succedeva da anni.

    Voto: 8.5


    A Dramatic Turn of Events(2011)
    Un passo indietro rispetto al precedente, brani a volte banali ed eccessivi che non riescono ad emozionare(Fatte ovviamente eccezioni). Il brano che apprezzo di meno è "Build Me Up, Break Me Down", a mio parere il peggiore mai composto dal gruppo.

    Voto: 5


    Dream Theater(2013)
    Non siamo davanti ad un Album perfetto, ma sicuramente un ottimo lavoro. La band sembra essersi ripresa e brani come "Enigma Machine" o "The enemy Inside" fanno tornare vivo lo spirito del gruppo.

    Voto: 8


    The Astonishing(2016)
    Concept album di 34 canzoni che abbandona quasi totalmente la componente Metal, abbracciando la melodia con citazioni da band come Queen e dando un tocco di teatralità a tutti i brani: Sembra quasi di stare ascoltando il soundtrack di un Musical.
    I brani bene o male sono tutti buoni, ma molti arrangiamenti sono ripetitivi e stancanti, c'è troppa dolcezza e poca emozione. Dimezzando la durata del disco si sarebbe sicuramente ottenuto un risultato migliore, ma comunque è da apprezzare il coraggio e la voglia di cambiamento ancora presente dopo anni di carriera.

    Voto: 7


    Un saluto e alla prossima!

    Edited by Daniele Montesi - 8/6/2018, 18:02
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  1. Eddie1
     
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    In "a dramatic turn of events" l'unica svolta drammatica è l'ascolto dell'album stesso. Comunque io avrei dato un voto pure più basso a Systematic Chaos
     
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1 replies since 3/12/2016, 00:18   3,274 views
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